Concerto di Natale
“I suoni della terra”

Domenica 09 dicembre 2018 ore 19,00
Chiesa di San Francesco Piazza San Francesco – Manduria

Evento organizzato da noi che l’Arte dai Frati Minori Manduria – Archeoclub Manduria e con il patrocinio della Città di Manduria

“I suoni della terra” si ascolteranno attraverso le note dello strumento musicale “Divittofono” (Lithos di Puglia) costruito dal maestro musicista e scultore Divittorio.

 

Donato Divittorio – Divittofono “Lithos di Puglia” |  Paolo Battista – Chitarra |  Nadia Divittorio – Soprano

Saranno eseguite musiche di: Tomaso Albinoni – Anonimo Ludwig van Beethoven – Donato Divittorio e Pëtr Il’ič Tchaikovsky

“Penso proprio che chiunque abbia la ventura – la curiosità, l’attenzione, l’intelligenza – di seguire il fenomeno Arte Contemporanea nel suo frenetico svolgimento non possa non constatare quanto sia vero ciò che vado ormai ripetendo da qualche anno, che cioè l’Arte Contemporanea . Cosa che può, deve, essere motivo di piacere e meraviglia per chi è attento a quanto ormai a vari livelli.E il caso di Donato Divittorio è un’ottima conferma di questa mia convinzione: scultura, esecuzione musicale, teatralità, in contemporanea”.
Aldo A. Pezzarossa

Il 2014 si scriveva del m° Divittorio: “È possibile riportare le stesse vibrazioni del flauto traverso, alla pietra? È quello che il maestro, verifica e dimostra nelle sue sculture su fossili del giurassico inferiore. Melodiose armonie immobili nelle loro vibrazioni.”
Questa era la domanda che ci si poneva a proposito delle sulle pietre che allora …“suonavano”!
Adistanza di sei anni, lo stupore per la ricercatezza dei suoni che deliziano gli ascoltatori “ottenuti da questo strumento innovativo ed unico al mondo, realizzato con pietre pugliesi in gran parte del giurassico, lavorate sapiente-mente e in modo certosino” è la risposta alla grande passione del m° Divittorio, che incredibilmente, riesce a “cavare dalle esse” per proporre esclusive celestiali melodie. Massimo Diodati
Dice Valeria Nardulli:
“Partendo dal suo interesse per l’archeologia e grazie alle sue competenze musicali, ha rivolto la sua attenzione alle strutture ritmiche e musicali presenti nelle pietre il Maestro Divittorio, dopo aver ricoperto il ruolo di 1° flauto nell’Orchestra Sinfonica di Bari ed essere stato titolare della Cattedra di flauto al Conservatorio Tito Schipa di Lecce e successivamente al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari. A prima vista, il suo sembrerebbe un cambiamento repentino e invece … egli non ha fatto che continuare la sua ricerca musicale seguendo il solco di V. Kandinskij, R. Wagner, A. Schönberg, per far suonare l’organo presente, oltre che in ognuno di noi, più estesamente nelle forme naturali”. Selezionando con molta cura le pietre, Divittorio ha ricercato i toni musicali propri di ciascun materiale: molte pietre, sapientemente percosse, emettono delle vibrazioni musicali corrispondenti, come accade per il diapason, al LA della quarta ottava del pianoforte, oppure al FA maggiore, tonalità che ritroviamo in composizioni di molti autori romantici o preromantici : nelle sinfonie n. 6, n.8, n.9 in Fa maggiore e la n. 7 in La maggiore di Beethoven o la sinfonia n. 3 in Fa maggiore di Bhrams o la n. 10 in Fa diesis maggiore di Mahler, rimasta incompiuta per la morte dell’autore. Diversi i materiali utilizzati: tufo antico, calcare, pietre dalla composizione ferrosa, fossili, quarzite. Questa ricerca ha portato il Maestro alla realizzazione in cinque anni del “Lithos di Puglia”, uno strumento con accordatura fissa a 445 hertz, formato da 41 pietre di composizione differente: marmi, calcareniti, materiale argilloso … pietre che, percosse, emettono vibrazioni e suoni armonici. Divittorio ha evidenziato spesso come la Filarmonica di Berlino abbia già eseguito composizioni a 445 hertz, mentre maggiori difficoltà sono state riscontrate dall’Orchestra della Fenice di Venezia. Anche per questa difficoltà degli strumenti nell’esecuzione dei suoni alla frequenza di 445 hertz (il SI dell’ultima ottava è pari ad un grido umano), continuando nella sua ricerca, il Maestro ha realizzato un lithos composto da 28 pietre, certamente più facile da trasportare, che suona alla frequenza di 442 hertz. La disposizione delle pietre è paragonabile a due ottave del pianoforte (il precedente era in 3 ottave). Anche in questo caso, ricercando per ogni pietra la principale via litica vibratoria, egli ha ottenuto i suoni armonici della nota principale. Percuotendo la punta di ogni pietra si ottiene la nota fondamentale.